Il Presidente Emanuele Antonelli scrive ai Sindaci

Data di pubblicazione:
20 Aprile 2020
Il Presidente Emanuele Antonelli scrive ai Sindaci

Con  questa  lettera,  vorrei  anzitutto  ringraziare  tutti  voi,  a  nome  dei  cittadini  della Provincia di Varese, per il lavoro e l'impegno che avete garantito durante questo periodo di  emergenza  Covid  –  19,  insieme  a  tutto  il  personale  sanitario  che  opera  sul  nostro territorio, alle Forze di Polizia e ai dipendenti in servizio presso Provincia e Comuni.

Lo sforzo che è stato richiesto alle nostre amministrazioni è stato straordinario, così come straordinaria è stata la risposta all'emergenza sanitaria. Purtoppo,  siamo  soltanto  all'inizio,  in  quanto  è  unanimemente  accertato  che, conclusa  questa  prima  fase,  che  tanta  sofferenza  ha  comportato,  se  ne  aprirà  una seconda dove saremo chiamati a nuove sfide, senza avere esperienze precedenti utili per illuminare il nostro percorso.

Avremo  bisogno  di  restare  uniti  e  decidere  le  nostre  azioni  insieme  e  adottare provvedimenti condivisi e coordinati.

Certamente,  non  intendo  assumere  comportamenti  che possano  affievolire  le prerogative  dei  Sindaci,  ma  anzi,  approfittare  della  ricchezza  derivante  dalle  diverse sensibilità ed esperienze.

E  poi  condividerle,  per  essere  più  vicini  ai  nostri  cittadini  e  dare  risposte  le  più uniformi possibile, anche considerando le differenze con cui il nostro territorio deve fare i conti. Immediatamente,  dovremmo  rinunciare  a  gestire  gli  aspetti  scientifici,  delegando agli esperti le scelte più convenienti, le modalità e gli aspetti più significativi.

Ho  avuto  recentemente  occasione  di  parlare  con  illustri  rappresentanti  del  mondo accademico  e  scientifico,  che,  fra  l'altro,  fanno  parte  del  team  di  esperti  chiamati  dal ministro della salute Roberto Speranza per mettere a disposizione la propria competenza ed esperienza clinica nel contenimento del coronavirus Covid-19.

A  loro  parere, i test sierologici non sono tutti uguali e sono disponibili sul mercato test  che  hanno  basse  percentuali  di  affidabilità  che,  come  ben  si  comprende,  non  sono utili  e  addirittura  possono  rivelarsi  dannosi  perché  danno  assicurazioni  di  immunità  non veritiere.

Occorre,  invece,  rivolgersi  ad  analisi  approvate  dagli  esperti,  come  quelle  in distribuzione   dal   21   aprile   su   indicazione   della   Regione   Lombardia,   che   saranno certamente meno veloci – è necessario un vero e proprio prelievo effettuato nelle strutture competenti -, ma decisamente più idonee a fornire risultati certi.

Quindi,  pur  riconoscendo  il  valore  delle  azioni  di qualche  collega  che  ha  voluto spronare  gli  organi  competenti  ad  accelerare  i  test  diagnostici,  credo  che  decidere direttamente  quanti  tamponi  naso-faringei  dovranno essere  effettuati  nei  nostri  comuni, quali  test  sierologici,  a  chi  dare  la  precedenza  siano  questioni  che  vadano  risolte unitariamente  e  uniformemente,  con  gli  esperti  e  sotto  la  supervisione  della  Regione Lombardia, senza fughe in avanti, ma senza lasciare dietro nessuno.

Quello che dovremmo chiedere, invece, è la garanzia che i test vengano fatti, siano in numero sufficiente, vengano analizzati in tempi rapidi e, soprattutto, servano veramente per   permettere   una   ripresa   graduale,   ma   necessaria delle   attività,   con   particolare attenzione alle attività di aziende e imprese commerciali. Sfruttiamo  le  nostre  attribuzioni  e  le  nostre  prerogative  per  il  bene  delle  nostre comunità.

Ancora  ringraziando  per  l'attenzione,  formulo  i  miei  migliori  saluti  e  auguro  buon lavoro  
Emanuele Antonelli

Ultimo aggiornamento

Mercoledi 11 Novembre 2020